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Informazioni sul Parco Nazionale

Parco
Il Parco Nazionale dell'Asinara, inclusa l'Area Marina Protetta è fruibile per tutti liberamente e gratuitamente in tutti i mesi dell'anno.
E' tuttavia fondamentale ricordare che è un Parco Nazionale e che quindi ci sono aree interdette e regole da rispettare.
Inoltre è bene informarsi con il fornitore dei servizi prescelto per accertarsi che il servizio non sia momentaneamente sospeso, alcuni servizi infatti sono a carattere stagionale.

Video: Asinara, un'isola da scoprire

Storia dell'Asinara

Stele di Tumbarino: la stele che ricorda la marcia della morte
L'Asinara nella sua storia fu teatro di insediamenti, battaglie ed incursioni piratesche che si succedettero da parte di diversi popoli. Sebbene le prime evidenze della presenza umana risalgano addirittura al neolitico, la sua storia è stata segnata nel corso dei tempi dalla sua stessa caratteristica di isola in posizione strategica nel mar Mediterraneo. Fenici e Greci la sfruttarono per i loro approdi durante le navigazioni nel Mediterraneo. Successivamente. Successivamente dai tempi dei Romani fu soggetta a colonizzazioni a più riprese. Ne fu più felice la sua storia durante il tempo delle Repubbliche marinare e successivamente nel Medioevo.
Dopo un relativo periodo di tranquillità dall'inizio del 1800 quando alcune colonie di pescatori provenienti da Camogli si stabilirono sull'isola, nel 1861 vi venne istituita una stazione sanitaria di quarantena per gli infettati dal colera; ed una colonia agricola penale. Nel 1885 fu trasformata in proprietà demaniale e gli agricoltori sardi e i pescatori liguri che vi abitavano furono costretti a trasferirsi sulla costa sarda dove fondarono il paese di Stintino.
Durante la prima guerra mondiale, l'isola dovette poi ospitare un campo di prigionia per 24.000 soldati austro-ungarici molti dei quali trovarono qui la morte. Dopo la fine della grande guerra fu trasformata in colonia penale ed infine negli anni '70 fu adibita a carcere di massima sicurezza e destinato principalmente alla detenzione di mafiosi e terroristi fino al Dicembre 1997, quando il carcere fu chiuso e l'isola tornò ad essere fruibile per i visitatori.

Fauna dell'Asinara

Asinello Albino
Anche dal punto di vista faunistico l'Asinara è ricca di specie di particolare importanza ed altre una volta presenti sull'isola come la foca monaca, il falco pescatore ed il cervo sardo oggi sono scomparse. Per la verità queste non sono le uniche specie che si sono estinte sull'isola perché in epoche diverse si sono estinti anche il muflone ed il cinghiale. Entrambi sono stati poi reintrodotti; il muflone reintrodotto sull'isola negli anni cinquanta si è subito bene adattato all'habitat prolificando fino a formare una popolazione di circa 600 esemplari censiti. Anche il cinghiale è stato reintrodotto portando una coppia di cinghiali sardi.
Come il muflone, anche il cinghiale per l'assenza di predatori e per la sua prolificità naturale si è in fretta moltiplicato, sino a diventare un problema sia per la flora che il cinghiale distrugge scavando alla ricerca di radici, sia per la fauna come asini e capre poiché i cinghiali distruggono l'erba che costituisce il sostentamento per questi animali. Inoltre ci sono stati casi di incroci di cinghiali con maiali allevati sull'isola dando origine ad esemplari molto lontani dalle caratteristiche del cinghiale sardo.
Oggi per controllarne il numero si procede alla cattura e allo spostamento di alcuni esemplari in altra zona della Sardegna.
Nelle pagine seguenti vedremo distintamente quali specie sono maggiormente degne di nota suddividendo tra fauna terrestre, fauna marina ed uccelli.

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